Decisione importante in Vaticano: stop a connessione e uso degli smartphone durante il Conclave. Le regole.
Alle ore 15:00 di mercoledì 7 maggio è scattato, ufficialmente, il silenzio digitale nel cuore della cristianità. Il Vaticano, infatti, in concomitanza con l’inizio del Conclave per l’elezione del nuovo Pontefice, disattiva ogni forma di comunicazione mobile all’interno del proprio territorio, estendendo il blocco anche all’area di piazza San Pietro. Si tratta – nei fatti – di una misura straordinaria, che ha come scopo quello di garantire la massima riservatezza durante tale procedura.
Vaticano, scatta il silenzio digitale: stop a telefoni e connessioni durante il Conclave
Come previsto dai protocolli di sicurezza vaticani, tutti i cardinali elettori non potranno utilizzare dispositivi tecnologici: niente cellulari, tablet, smartwatch e altri strumenti di connessione.

Una regola che è estesa anche a tutto il personale vaticano e ai visitatori presenti nell’area interessata.
La decisione è stata comunicata dall’Ufficio di Presidenza del Governatorato con una nota ufficiale, nella quale si avvisa della sospensione temporanea delle trasmissioni radiomobili, fatta eccezione per Castel Gandolfo. Il blackout proseguirà fino alla proclamazione del nuovo Papa, attesa dalla loggia centrale della Basilica di San Pietro.
In tal modo, dunque, si punta a conferire il massimo della riservatezza al processo decisionale del Conclave, impedendo fughe di notizie.
Come funziona il Conclave
Il Conclave prende il nome dal latino cum clave, ossia “chiuso a chiave“: l’intero processo decisionale si svolge nella Cappella Sistina, al quale partecipano solo i cardinali con meno di 80 anni, che sono isolati dal mondo esterno fino alla decisione finale.
Ogni giorno hanno luogo fino a quattro votazioni. I voti, scritti su apposite schede, sono bruciati dopo ogni scrutinio: il fumo nero indica che non è ancora stato eletto il Papa, mentre il bianco annuncia l’avvenuta elezione.
Quando uno dei cardinali raggiunge la maggioranza qualificata dei due terzi, gli viene chiesto se accetta l’incarico e quale nome intende assumere. Da quel momento, al mondo viene fatto il canonico e famoso annuncio con la formula, pronunciata in latino, Habemus Papam.